Lesen ist wundervoll.

Liebe Hartliebs Bücher und Saporito Kunden, aufgrund der aktuellen Lage, haben wir uns entschlossen, die Präsentation auf einen noch unbestimmten späteren Zeitpunkt zu verschieben. Damit wollen wir sicherstellen, dass jeder den Abend sicher genießen darf und auch eine Kostprobe von Brunos Kochkunst erleben kann.

Bruno Ciccaglione  „Radicchio“ Mandelbaum Verlag 2021

Reihe Kleine Gourmandise Nr.36

Früher ein Gemüse der armen Leute, ist der Radicchio heute zum schicken, edlen Lebensmittel aufgestiegen. Dabei gehört er zu den schon in der Antike verwendeten Zichoriensorten, aus deren Wurzeln der als Ersatzkaffee geschmähte Zichorienkaffee hergestellt wurde (und noch wird). Den »modernen« Radicchio, enger Verwandter der Chicorée, so wie wir ihn kennen, gibt es seit mehr als einem Jahrhundert. In dieser Zeit hat sich die Art und Weise, wie in der westlichen Welt gekocht wird – und damit auch die Verwendung von Radicchio in der Küche – stark verändert.

Beim Mandelbaum sind von Bruno Ciccaglione erschienen: Artischocke, Zitrone und Fenchel

Bruno Ciccaglione:

Bruno Ciccaglione studierte Wirtschaft, hat langjährige Erfahrung als Aktivist und in internationalen Sozialbewegungen

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Definition: „Erectile Dysfunction“ is defined as theContrary to popular belief, an active sex life does not viagra without prescription.

In the USA, the Massachusetts Male Aging Study, reported buy cialis canada expectations, motivation for treatment, and the presence of.

. Seine Leidenschaft für die Küche verwandelte er in den Beruf Privatkoch. Ein reflektierter Blick auf die italienische Tradition und eine gesellschaftspolitisch kritische Position zur Welternährung sind für ihn genauso wichtig wie kulinarischer Genuss. Seit 2008 lebt und arbeitet er in Wien. 

www.saporito.at

Bruno Ciccaglione

„Radicchio“

am

17. November 2021 um 19:30Uhr

Hartliebs Bücher

Porzellangasse 36

1090 Wien

Moderation: Silvia Chiarini

 

Da aufgrund der Covid-Verordnung die Personenzahl beschränkt ist, ist eine Anmeldung unbedingt notwendig.

Einlass mit 2G Nachweis: Geimpft oder Genesen.

Maskenpflicht wärend der Veranstaltung

Anmeldung per Mail an 1090@hartliebs.at oder telefonisch an +43 1 3151145

La sfida di lettura a Vienna

La libreria italiana a Vienna lancia una nuova sfida di lettura.
Il giorno d’inizio è martedì 22 settembre 2020, equinozio d’autunno, per poi ritrovarci tutti in libreria mercoledì 22 settembre 2021
per condividere le nostre letture.

Un anno di tempo per leggere più libri possibile e raccoglierli tra le categorie proposte.
Alcune divertenti, altre serie, e una si può inventare.


LE REGOLE:

Per partecipare, bisognerà leggere libri che possano essere inseriti nelle categorie elencate qui sotto.

Gli #hashtag sono solo per definirle in maniera veloce e divertente 🙂

È una sfida di lettura quindi vincerà chi entro il 22 settembre 2021 avrà letto il maggior numero di libri, in più categorie possibili. A parità di numero di libri contano le categorie differenti. Per ogni libro letto bisognerà completare una breve scheda (disponibile il libreria e da scaricare online). Si conteranno solo i libri per i quali è stata compilata la scheda.

Questo significa che l’evento è già in corso. Quella del 22 settembre 2021 è la serata finale per festeggiare insieme e condividere il nostro anno di letture.

 

ATTENZIONE:

Carissime e carissimi partecipanti alla sfida di lettura, ci ho pensato e ho deciso di non organizzare la serata finale in libreria. Ma attenzione! Tra tutte le persone che avranno consegnato le schede di lettura in libreria entro lunedì 20 settembre verrà dichiarato il vincitore o la vincitrice. Inoltre, come per l’edizione precedente, le vostre schede rimarranno consultabili in libreria.
Una fonte davvero preziosa di consigli di lettura 💚💚💚

CATEGORIE:

Categorie:

  1. Una raccolta di poesie #milluminodimmenso
  2. Un autore della mia città /regione #radici
  3. Un libro di una editore indipendente, meglio se piccolo #piccolieditoricrescono
  4. Un libro uscito negli ultimi mesi #frescodistampa
  5. Un romanzo distopico #esedomani
  6. Un libro di viaggio #unterwegs
  7. Un saggio di politica/attualità #politica
  8. Un saggio di economia #insoldoni
  9. Un libro ascoltato #thevoice
  10. Una biografia #puravita
  11. Un libro preso in prestito o prestato e non tornato #sichiamapietro
  12. Un libro sul femminismo #sedicodonna
  13. Un libro di un autore/autrice austriaco #austria
  14. Una raccolta di racconti #racconti
  15. Un libro che mi ha fatto cambiare opinione #noncredevoche
  16. Un autore/autrice che ho conosciuto #gliscrittoriesistonodavvero
  17. Un libro sullo sport #pallaalcentro
  18. Un libro con più di 600 pagine #storielunghissime
  19. Un libro per bambini #piccolilettori
  20. Un libro pubblicato prima della mia nascita #primadime
  21. Un libro di un autore/autrice sudamericano #borgesandco
  22. Un libro ambientato in un luogo che vorresti visitare #librometa
  23. Un saggio di storia #comeeravamo
  24. Un romanzo scritto nell’800 #ottocento
  25. Un libro proposto in una serata della Giostra #giostra
  26. Un libro discusso al Club di Lettura dell’IIC #letturecondivise
  27. Una Graphic Novel #nonsolofumetti
  28. Un libro di Cesare Pavese (1908-1950) #anniversario
  29. Un libro ambientato in un luogo inventato #lisolachenoncè
  30. Un libro che parla di libri e/o librerie #semprelibri
  31. Un giallo #guardieeladri
  32. Un libro su un tema di cui non so nulla #sodinonsapere
  33. Una storia d’amore #galeottofuillibro
  34. Un saggio filosofico #aristoteleandco
  35. Una raccolta o romanzo epistolare #caroamicotiscrivo
  36. Un testo teatrale #sipario
  37. Un libro che avevo lasciato ma merita un’altra possibilità #maidiremai
  38. Un libro che rileggo per la seconda o terza volta #qualcosaècambiato
  39. Un libro di un autore/autrice giapponese #sollevante
  40. Un libro su Dante e/o sulla Divina commedia #nelmezzodelcammin
  41. Un saggio scientifico #legrandiscoperte
  42. Un libro di fantascienza #interstellar
  43. Un libro con il mare #onda
  44. Un libro che mi hanno consigliato #gliamiciaquestoservono
  45. Un libro che ha che fare con la mitologia #olimpo
  46. Un libro sulla musica e/o con una colonna sonora #cantachetipassa
  47. Un libro erotico #desiderio
  48. Un libro da cui è stato tratto un film #grandeschermo
  49. Un libro sull’arte #arte
  50.  Una categoria inventata da me   #libertà

 

Qui la scheda da compilare per ogni titolo letto e le categorie per averle sempre a portata di mano. Si possono stampare oppure ritirare in libreria:

 

Scheda_Libro_Sfida_Autunno      (cliccaqui per avere il PDF)

Equinozio_Autunno_categoriePDF(clicca qui per avere il PDF)

 

„Die Freibeuterin. Das Leben der Natalia Ginzburg“ btb Verlag 2020

„La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg“ Neri Pozza Editore 2018

!!! ABGESAGT.!!

btb Verlag:.Sie war eine der bedeutendsten Frauen der europäischen Kulturgeschichte: Natalia Ginzburg (1916-1991). Ihre Werke zählen zu den Klassikern der Weltliteratur. Sie schrieb Erzählungen, Romane, Gedichte, Theaterstücke. Als Literatur-, Theater-, und Filmkritikerin war sie wegweisend. Sie war Verlegerin und Abgeordnete im Parlament. Zu ihren Weggefährten zählen die wichtigsten italienischen Autoren der Nachkriegszeit wie Cesare Pavese, Italo Calvino, Alberto Moravia und Elsa Morante. Sandra Petrignani spürt dem abenteuerlichen und mutigen Leben Natalia Ginzburgs nach. Sie besucht ihr Geburtshaus in Sizilien, die Turiner Wohnung in der Via Pallamaglio, das Versteck in den Abruzzen während der Besatzung durch die Nationalsozialisten sowie die Wohnung am Campo Marzio in Rom. Sie trifft die noch lebenden Weggefährten und liest ihr großes Werk noch einmal. Ihr gelingt das spannende Porträt einer außergewöhnlichen Frau und Intellektuellen im 20. Jahrhundert.“

Neri Pozza Editore:.Dalla nascita palermitana alla formazione torinese, fino al definitivo trasferimento a Roma, Sandra Petrignani ripercorre la vita di una grande protagonista del panorama culturale italiano. Ne segue le tracce visitando le case che abitò, da quella siciliana di nascita alla torinese di via Pallamaglio – la casa di Lessico famigliare – all’appartamento dell’esilio a quello romano in Campo Marzio, di fronte alle finestre di Italo Calvino


Bruno Ciccaglione.Fenchel“   Mandelbaum Verlag 2019

Reihe Kleine Gourmandise Nr.26

»Der Fenchel, wie auch immer er gegessen wird, macht den Menschen fröhlich und vermittelt ihm angenehme Wärme, guten Schweiß und gute Verdauung…«, schrieb Hildegard von Bingen. Schon in der Antike wusste man um seine heilbringende Wirkung. Dennoch wird Fenchel in der Küche eher wenig zum Einsatz gebracht, dabei ist seine Knolle ein Allroundbegleiter zu Fisch- und Fleischgerichten. Fenchel ist universell einsetzbar, sowohl als Heil- als auch Genussmittel.

 

(Von Bruno Ciccaglione  im Mandelbaum Verlag auch lieferbar: Artischocke und Zitrone)

Bruno Ciccaglione:
ist in Italien geboren und aufgewachsen. er hat in Siena Finanzwirtschaft studiert und hat eine langjährige Erfahrung als Aktivist und in internationalen Sozialbewegungen. Seine Leidenschaft für die Küche verwandelte er in den Beruf Privatkoch. Ein reflektierter Blick auf die italienische Tradition und eine gesellschaftspolitisch kritische Position zur Welternährung sind für ihn genauso wichtig wie kulinarischer Genuss. Seit 2008 lebt und arbeitet er in Wien. Bruno ist auch Musiker, singt und spielt mit seiner Gitarre, allein oder mit dem Trio Amarcord+, neben seine eigene Liedern auch jene der besten italienischen Cantautori.

www.saporito.at

Bruno Ciccaglione

„Fenchel“

am

3. März 2020 um 19:30Uhr

Hartliebs Bücher

Porzellangasse 36

1090 Wien

Moderation: Silvia Chiarini

 

Freie Eintritt. Wir ersuchen um Anmeldung, damit wir gut vorbereiten können.

 

Serata borgesiana in libreria a cura di Alfredo Zucchi.

BORGES E IL DOPPIO:
Lo sdoppiamento è una delle chiavi della letteratura fantastica. In uno dei suoi ultimi racconti scrive Borges:
“Posso morire ormai in ogni momento, posso perdermi in ciò che non so, e tuttavia continuo a sognare il doppio” („25 agosto 1983“)
Quali sono le ragioni di questa ossessione? E cosa indica la figura del doppio?
Le risposte a queste domande hanno a che vedere con la dimensione del tempo, e delineano un percorso: Dalla rivelazione del destino di un uomo allo sdoppiamento della storia universale, dalla sottrazione della memoria fino al punto in cui, della realtà lì fuori, non restano che „altri sogni“: l’odissea nel tempo.
Per percorrere la traiettoria dello sdoppiamento per intero, useremo 6 racconti dello scrittore argentino (3 da L’Aleph, 3 dal Il libro di sabbia) – con l’aiuto inoltre di P.K. Dick e David Lynch.
“La figura del barbaro che abbraccia la causa di Ravenna, la figura della donna europea che sceglie il deserto, possono apparire contrarie. Eppure, ambedue furono trascinati da un impulso segreto, un impulso più profondo della ragione, e ambedue ubbidirono a quell’impulso, di cui non avrebbero saputo dar ragione. Forse le storie che ho narrate sono una sola storia. Il dritto e il rovescio di questa medaglia sono, per Dio, uguali”.
Riferimenti e rimandi
J.L. Borges, „Storia del guerriero e della prigioniera“, „Biografia di Tadeo Isidoro Cruz“, „L’altra morte“ (L’Aleph); „L’altro“, „La memoria di Shakespeare“, „25 agosto 1983“ (Il libro di sabbia)
P.K. Dick, La svastica sul sole
D. Lynch, Twin Peaks
Massimiliano Boni consiglia: „Un’eredità di avorio e ambra“ di Edmund De Waal, Bollati Boringhieri 2012
Motivazione: „Perché è un libro al confine. È un diario, un romanzo, un saggio? Confido che per me è anche un modello e una sfida. Da un semplice oggetto di avorio, un netsuke, prende l’avvio una storia che attraversa un secolo e più continenti. Con sensibilità, il lettore è accompagnato nella vita del ramo viennese degli Ephrussi, una delle famiglie europee più facoltose del secolo scorso. Attraverso gli occhi di quella generazione leggiamo buona parte della storia d’Europa, apprendiamo il gusto per l’arte, la passione per la cultura, la costruzione di una fortuna dovuta a intuito e passione, ma soprattutto l’illusione di intere generazioni di ebrei di poter finalmente vivere in pace in Europa. Nel progressivo disfacimento che corrode quel tempo attraverso il nazismo, l’Anschluss e poi la guerra, siamo testimoni non solo della fine della famiglia, ma anche di un intero mondo. Ritengo questo libro un esempio magistrale di come si possa scrivere narrativa e, al tempo stesso, parlare di sé, dei propri ricordi, della memoria di un intero continente, imparando a capire lo spirito di un tempo, e su quali radici siamo inconsapevolmente cresciuti.“
Massimiliano Boni è nato a Roma nel 1971. Lavora presso la Corte Costituzionale, è consigliere eletto della Comunità ebraica di Roma.
Ho chiesto anche a Massimiliano un consiglio di lettura per il calendario di dicembre anche per avere la possibilità di invitarvi alla presentazione che si terrà in libreria giovedì 23 gennaio 2020. Il tema è la memoria della Shoah, tema del suo libro „Il museo delle penultime cose“. Perchè è importante ricordare la persecuzione degli ebrei? Quale memoria, e soprattutto come, è importante conservare? Domande fondamentali poiché ci stiamo avvicinando al momento storico in cui non ci saranno più testimoni diretti, è un futuro prossimo in cui Massimiliano ha deciso di ambientare il romanzo.
„Occorreva fugare ogni dubbio ed essere il più precisi possibile, gli aveva spiegato. Bisognava fare così, perché ogni domanda omessa sarebbe stata un appiglio per chi, quando non sarebbe rimasto piú nessun testimone, avesse voluto negare quello che era successo.“
„Ma noi non siamo come loro, capisci? Non siamo piú gli ebrei che si consegnano al nemico. Non dobbiamo più piangerci addosso. Questo pensavo mentre i testimoni parlavano. io li ascoltavo e non mi rassegnavo… Mi dicevo che bisognava fare di più. Occorreva custodire la memoria di chi era scomparso… Chi si sarebbe ricordato delle persone che non erano tornate? Che avevano avuto una casa, un lavoro? Tutti erano ossessionati dalla Shoah, invece bisognava ricordare cosa c’era stato prima.“

 

Olaf Osten consiglia: .I dialoghi“ di Confucio

Motivazione: Il filosofo cinese Confucio mi trova così spesso d’accordo su così tanti temi che non posso non consigliarlo. Sì, è antico e spesso non neutrale dal punto di vista del genere, ma molte delle sue affermazioni sono attuali e , se le traduciamo con sensibilità, sono tuttora valide. Ad esempio dal mio punto di vista le seguenti:

„Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua“

„Andare troppo oltre è come non arrivare“

„Fare qualcosa di notevole è più importante dell’essere notati“

„Purtroppo è morto. L’ho sempre visto andare avanti, non l’ho mai visto fermarsi una volta raggiunto un obiettivo“

„Se si ama una persona, come si può  non prendersene cura?“

Olaf Osten è nato a Lubecca nel 1972, ha studiato scienza e arte applicata a Hildesheim e Dublino, vive dal 1997 a Vienna. È un artista e lavora anche come grafico. Ha collaborato con diversi festival, istituzioni e musei, realizza disegni che lasciano senza parole e riempiono di domande e di pensieri.

Viviamo insieme dal 2013. L’ho conosciuto nella libreria dove lavoravo prima. Galeotto fu il libro… mi chiese.Novecento“ di Baricco e da lì iniziammo a parlare, ci scambiammo anche dei libri, ma poi ho lasciato perdere perchè continuavo a chiedermi per quale motivo mi avesse prestato.Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde“.

Olaf è una presenza importante nella mia vita, è la persona più riflessiva e divertente che conosco. E poiché il mio lavoro e la libreria sono parte della mia vita, li condivido con lui. In libreria mi aiuta in tutti i modi: rimette su le seggiole, mi dà una mano a sistemare, guarda i miei disegni, ripara i danni che faccio quando provo a cimentarmi nelle presentazioni grafiche. Ma soprattutto legge. Prima leggeva soltanto per me ad alta voce, poi, quando ho iniziato a fare presentazioni bilingue con gli autori, lui è diventato la voce tedesca in libreria. Talvolta mi chiedono chi sia l’attore che legge in tedesco. Ha letto per 15 autori e autrici italiani, in libreria e all’Istituto Italiano di Cultura.
Quest’anno è uscito il suo nuovo libro „Gebiet/Area“, pubblicato dall’editore Verlag für Moderne Kunst. Ed è stata l’occasione per presentare finalmente lui e il suo lavoro. La libreria non è una sala per una mostra, ma ha funzionato, abbiamo fatto una mostra pop-up, durata solo il tempo della presentazione. È stato bello e mi ha riempito di orgoglio sentirlo parlare dei suoi disegni e dipinti con alcuni originali da raccontare. E mi ha fatto riflettere sul fatto che lui ha un pensiero visuale, parte dalle immagini e tira fuori le storie; io parto dalle parole, leggo e racconto le storie per creare immagini. Ma ci capiamo benissimo 💙

 

 

 

 

Bruno Ciccaglione consiglia: „Sulla vocazione politica della filosofia“ Bollati Boringhieri 2018
Motivazione: „A qualcuno sembrerà ironico che un autore di libri legati alla gastronomia e alla cucina consigli un libro di filosofia. Non c’è in alcun modo, in questa scelta, il maldestro e goffo tentativo messo in atto sempre più frequentemente dai cuochi-star di presentarsi come dei guru della nostra civiltà. Lungi da me! C’è invece, in questa proposta, il riflesso della ricerca, che mi guida nella scelta dei libri da leggere, di “avere lumi” sul senso più profondo di tutto. E questo si prefigge, a mio avviso riuscendoci, questo libro: il compito della filosofia è di svegliarci dal sonnambulismo, di illuminare criticamente il mondo e la vita ma anche, finalmente, di tornare nella polis. Un libro impegnativo, certo, ma che appassiona chi vuole ancora stupirsi. La filosofia contemporanea impara dalla poesia a usare la parola per raggiungere la forza evocativa necessaria a diradare le ombre e illuminare.“
Di alcune amicizie ricordo il momento in cui sono iniziate.
Un giorno, pochi mesi dopo aver inaugurato la libreria nel nono distretto, alzai gli occhi dal computer e vidi Bruno, stava in piedi davanti a quei due scaffali che allora rappresentavano tutto il nostro assortimento in italiano. Lo sguardo allo stesso tempo critico ed estasiato con cui scorreva i titoli ad uno ad uno avrei imparato a conoscerlo in seguito. Mi disse: „Sei Silvia? Mi hanno detto che qui ci sono libri in italiano e pure la libraia. Io sono Bruno, faccio il cuoco privato e suono la chitarra, se qualche volta ti dovesse servire…“. Da quel momento abbiamo stretto una specie di patto senza parole che ci porta a condividere diversi progetti in cui un po‘ ciascuno mettiamo le idee, i contenuti e l’organizzazione. Ora mi capita ogni tanto per presentarlo di dire che fa praticamente parte dell’inventario e mentre lo dico spero si senta tutta la stima e l’affetto con cui vivo questa amicizia. Però è vero! Il curriculum di Bruno in libreria è sorprendente: 4 concerti con il Trio Amarcord (Plus), 4 volte il circolo letterario La Giostra, 1 concerto Jazz Stolen Moments, 1 serata per i 500 anni di Leonardo da Vinci, un’intervista-video con Edoardo Albinati, 2 presentazioni dei suoi libri a tema, Artischocke e Zitrone (pubblicati dalla casa editrice Mandelbaum nella bellissima collana Kleine Gourmandise) e la prossima presentazione „Fenchel in programma per il 3 marzo 2020.
Bruno è cuoco e musicista. in libreria a volte uno a volte l’altro.
Bruno ha quella curiosità che in me suscita meraviglia. Forse è questa alchimia che ci permette di stare a nostro agio anche in situazioni strane, come quando noi due italiani presentiamo i suoi libri in tedesco. Sembra normale anche quando ‚o famo strano…

http://saporito.at

 

Alfredo Zucchi consiglia:.Una tomba per Boris Davidovič“ di Danilo Kiš (scritto nel 1976, in Italia Edizioni Adelphi 2005)

Motivazione: Il sottotitolo del libro è.Sette capitoli di una stessa storia“. Si tratta di un testo in cui la forma breve sposa la vertigine del romanzo; in cui la tragedia e la commedia si confondono. Sono storie di ebrei che hanno gravitato intorno alla Russia rivoluzionaria. La dimensione in cui queste storie accadono è una.realtà non-reale“: la dimensione più intima della letteratura.

Luciano Funetta consiglia:.Boscomatto“ di Ádám Bodor (del 2011, pubblicato in Italia dall’editore Il Saggiatore 2019)

Motivazione: È un lugubre e spietato romanzo ungherese, una cosmogonia fantasma, un oggetto di confine in grado di condurre la mente del lettore al centro degli ultimi indecifrabili territori dell’umanità.

 

La presentazione con Luciano Funetta e Alfredo Zucchi in libreria il 23 maggio 2018 è stata l’esperienza più stimolante e surreale dei miei anni da libraia. Lo dico con la felicità di aver avuto insieme due autori obliqui rispetto al panorama letterario lineare ( o viceversa, come preferite ) e particolarmente compatibili e con la tristezza di una serata irripetibile.

Alfredo Zucchi, nato nel 1983 a Napoli, ha studiato a Napoli, Parma, Bruxelles e Barcellona. Vive a Vienna, lavora per una società che fa analisi di mercato. Ha fondato e codiretto la rivista digitale CrapulaClub, ha pubblicato articoli, racconti e interviste su riviste letterarie. Ha presentato.La bomba voyeur“, il suo primo romanzo, uscito in Italia nel 2018 per Rogas Edizioni.

Luciano Funetta, classe 1986, vive a Roma. Fa parte del collettivo di scrittori TerraNullius. Ha pubblicato racconti su «WATT», «Granta Italia», «Costola» e altre riviste. È tra gli autori di Dylan Skyline – dodici racconti per Bob Dylan (Nutrimenti, 2015) e di Dalle Rovine (Tunué 2015), candidato al Premio Strega 2016. Ha presentato.Il grido“, romanzo pubblicato da Chiarelettere nel 2018. Il libro di Luciano Funetta è il titolo di apertura della bellissima collana Altrove diretta da Michele Vaccari.

È stata una serata metaletteraria. Alla fine gli sguardi dal pubblico erano un po‘ spaesati ma siamo stati risarciti con la sensazione di aver potuto vedere fugacemente gli ingranaggi al lavoro. Nei loro libri, nel loro dialogo e, a guardare bene, anche nei titoli che consigliano, la letteratura è un’esperienza, la lettura è raccogliere i pezzi di una narrativa che hanno prima scomposto e rimescolato. Se faccio l’esperimento mentale di osservarmi da fuori mentre leggo il libro di Alfredo, vedo  le sopracciglia prima inarcate, poi aggrottate e infine distese a inseguire le sensazioni di stupore, paura, pace, aggrappata agli sprazzi di comprensione e con un senso di fine imminente. È una scrittura capace, che forse anche per questo odora di violenza, una letteratura che analizza se stessa, così densa di riferimenti da rendere ogni conversazione un disegno di Escher. Mi viene in mente una frase di Borges , presa dal saggio.La superstiziosa etica del lettore“:.Ignoro se la musica sa disperare della musica, e il marmo del marmo; ma la letteratura è l’arte che sa profetizzare quel tempo in cui sarà ammutolita e accanirsi sulla propria virtù e innamorarsi della propria dissoluzione e corteggiare la propria fine.“. Non chiedetemene il motivo, poiché ancora ci sto pensando.

Lo specchio narrativo di Luciano lo ritrovo nel libro che mi ha portato come regalo:.Il gabinetto delle meraviglie di Mr.Wilson“ di Lawrence Weschler. Un museo in penombra e Mr. Wilson che vi accoglie come se non avesse aspettato altri che voi e che, alla domanda cosa sia esattamente quel posto risponde:“ ….ci interessa presentare fenomeni che altri musei del genere sembrano voler ignorare.“ Come un’esposizione di oggetti e fenomeni naturalistici che di fatto annulla il tempo, così la narrativa di Luciano chiede al futuro per descrivere il presente e diventa una Wunderkammer atemporale.

 

 

 

 

 

 

 

 

Paolo Di Paolo consiglia: „Chi ha ucciso mio padre“ di Edouard Louis, Bompiani 2019 ( Titolo originale francese „Qui a tué mon père“ Seuil 2018)
Motivazione: Perché Louis parla apertamente di lotta di classe, di lotta di genere. Pensa alla politica come distinzione fra la parte della società a cui si riserva sostegno, incoraggiamento e protezione e quella esposta alla morte e alla persecuzione. In una scena commovente del libro, il padre porta al mare la famiglia per festeggiare i cento euro di aiuto economico per il nuovo anno scolastico. «Non ho mai visto – commenta Louis – le famiglie che hanno tutto andare a vedere il mare per festeggiare una decisione politica, perché la politica a loro non cambia quasi nulla… Per i dominanti la politica è nella maggior parte dei casi una questione estetica: un modo di pensarsi, un modo di vedere il mondo, di costruire la propria persona. Per noi, era questione di vita o di morte»
Eugenio Belgrado consiglia: „Baudolino“ di Umberto Eco, prima edizione Bompiani 2000
Motivazione: È meno famoso del Nome della Rosa o del pendolo di Foucault, ed è per me un’opera unica. È ambientato nel medioevo, e più di preciso nel dodicesimo secolo, e parla di Baudolino, il protagonista appunto. Il libro è il racconto che egli stesso, ormai sessantenne, fa della sua vita a Niceta Coniate, storico funzionario bizantino. Seguiamo le gesta di Baudolino, a partire dall’infanzia da plebeo nella campagna piemontese, passando per la corte dell’imperatore Barbarossa che lo adotta, fino agli inverosimili resoconti di viaggi in un oriente fantastico. Dovendoci affidare alle parole in prima persona del personaggio stesso, peraltro noto inventore di frottole, il limite tra realtà e finzione è costantemente messo in discussione. Oltre a riflettere sul potere del Racconto indipendentemente dalla sua veridicità, il libro è anche una piccola enciclopedia di mitologie latine e medievali, una delle passioni dello scrittore, oltre che un’avventura senza tempo pregna di incredibile umanità. Attenzione, può causare voglia di leggere.

Ho conosciuto Paolo Di Paolo leggendo il suo libro „Mandami tanta vita“ (Feltrinelli 2013), che racconta due ragazzi negli anni Venti, Piero Gobetti e Moraldo, l’uno intellettuale coerente e tenace e l’altro indeciso a tal punto da perdere le occasioni che forse avrebbe potuto cogliere. L’ho conosciuto di persona al Festivaletteratura di Mantova, affascinata da un suo breve intevento sul volume „Tempo senza scelte“ , edito da Einaudi nella collana Le Vele ( Avviata nel 2003, è una collana di saggi brevi ideata da Ernesto Franco. Interventi sulle trasformazioni della cultura e della politica contemporanea, in una veste elegantissima ed essenziale ). Questo è anche il libro che abbiamo scelto di presentare a Vienna in libreria con Paolo il 12 giugno 2017. In questo saggio Paolo Di Paolo affronta il tema della scelta, partendo dalla vita di Piero Gobetti ma interrogando anche la filosofia e la letteratura, da Kirkegaard ad un personaggio letterario che mi affascina da sempre, Bartleby lo scrivano di Melville, fino a Calvino, diventato protagonista involontario della serata quando Paolo, con la passione che lo contraddistingue, ha raccontato le „Lezioni americane“.
Il tema del tempo, dei momenti di svolta, musica di fondo dei suoi libri ed eco di Tabucchi che fu uno dei suoi maestri, torna nel nuovo romanzo „Lontano dagli occhi“ , uscito quest’anno per Feltrinelli. Tre storie di donne che diventano madri, riflessioni sull’essere figli e diventare genitori, i padri talvolta invisibili e indistinguibili nella folla.
Eugenio Belgrado è un artista, nato a Pordenone nel 1991, laureato all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Fin da bambino ha la passione per il fumetto e per il disegno. La prima Graphic Novel pubblicata nel 2012. Eugenio è eclettico e travolgente. In libreria ha presentato il 27 febbraio 2019 il libro „L’ultima fiaba“ pubblicato da Shockdom nel 2018. Una bella occasione per parlare di fumetti, Graphic Novel, arte e illuistrazione e dei suoi numerosi progetti. Quelli attuali sono l’associazione/atelier Die Druckstube a Vienna e il progetto multimediale Vertebre. Imperdibili!

 

 

 

 

 

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