Silvia Chiarini
Sono nata e cresciuta in provincia di Brescia, Pianura Padana: i giri in bicicletta in campagna, i campi di mais, i tuffi nel Lago di Garda, ma anche i lunghi giorni di nebbia. Da bambina volevo fare l‘astronoma. Ho rinunciato quando ho capito che avrei dovuto stare sveglia la notte
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. Ho avuto la fortuna di studiare, viaggiare e lavorare. Ho venduto gelati, fatto pulizie e servito ai tavoli. Finché a Vienna ho deciso che volevo fare la libraia. E allora, a trentacinque anni, scuola per librai e apprendistato imparando la lingua
. La svolta é stata la proposta di Petra e Oliver, librai spericolati, di aprire una sezione italiana nel nono.
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Questionario di Proust:
Quel che apprezzo di piú nei miei amici:
Da quando vivo lontano, rivedersi dopo tanto tempo come se fosse passato un giorno.
La mia occupazione preferita:
Invitare autori/autrici italiani a Vienna in libreria
Quale sarebbe per me la piú grande disgrazia:
Cecitá
Il paese dove vorrei vivere:
Vigàta
I miei autori preferiti in prosa:
Al momento diversi italiani contemporanei: Fabio Stassi, Wanda Marasco, Stefano Benni, Michela Murgia, Marco Rossari…per nominarne solo alcuni
I miei eroi nella finzione:
Bartleby, Martin Eden, la moglie del dottore, Beverly Marsh…
Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza:
Comprare troppi libri
Il mio motto:
Tutto quello che fai, sia il bene che il male, ti torna indietro ( mamma Primarosa )