E se vi consigliassi dei libri? #9
Antonella Lattanzi „Questo giorno che incombe“ Harper Collins 2021
Da dove potrei iniziare a parlare di questo romanzo, secondo me straordinario, proposto al Premio Strega da Domenico Starnone e con mio grande dispiacere non selezionato nella dozzina finalista? La trama è ispirata ad un fatto di cronaca avvenuto a Bari negli anni 70, nel condominio dove è cresciuta l’autrice. La protagonista Francesca è una giovane madre, ha un marito e due figlie, una famiglia perfetta e il lavoro che ha sempre amato. Quando il marito accetta una proposta di lavoro a Roma, lasciano Milano e si trasferiscono in un condominio nel quartiere Giardino di Roma: vicini gentili, un portiere bravissimo, un cancello rosso, i bambini che giocano felici in cortile. La perfezione. Ma mentre Francesca cerca di dsegnare e scrivere il suo libro per bambini, pian piano si insinuano i dubbi. Il marito è sempre più impegnato, la casa le parla, i vicini decidono cosa va bene e cosa no, e una bambina scompare. È Francesca il problema? È una buona madre? Si sta immaginando tutto? Una storia di solitudine e di paura, incredibilmente ben costruita.
Pietro Spirito „Gente di Trieste“ Laterza 2021
Pietro Spirito, giornalista originario di Caserta, decide di raccontare la città in cui ha scelto di vivere. Vorrebbe trovare un triestino tipico, uno che rappresenti un po‘ tutti i triestini. Ma questa città di frontiera che raccoglie così tante nazionalità, che cambia nel tempo e nello spazio a causa dei confini , non glielo permette; la Bora spazza via ogni tentativo di descrizione univoca. E allora è molto meglio raccontare le vite di alcuni triestini, alcuni poco conosciuti, che con il loro carattere e le loro azioni raccontano la città meglio di un‘unica impossibile identità che racchiuda tutte le altre. E quante volte viene nominata Vienna! Per un motivo o per un altro queste due città sono vicine, anche se non sulla carta. La mia storia preferita: quella dell‘alpinista Felice Benuzzi, nato a Vienna nel 1910 e cresciuto a Trieste. Nel 1941 viene catturato e imprigionato in un campo di internamento in Kenya. Nel 1943 decide con due compagni di fuggire, scalare il monte Kenya, in nome della libertà e tornare nel campo entro due settimane, come lasciano scritto in un biglietto. Un‘impresa che riesce e fa il giro del mondo.
Gianni Cimador „Trieste di carta. Guida letteraria della città“ Il Palindromo 2020
Nel mio primo viaggio a Trieste, la città mi respinse. La trovai cacofonica, mi sembrava di non riuscire a mettere a fuoco, di non capire cosa ci fosse da vedere. Poi ho conosciuto la libraia dell‘Antico Caffè San Marco, Loriana Ursich. Abbiamo organizzato eventi insieme grazie al Triestebookfest, da lei cofondato, abbiamo ospitato Pietro Spirito a Vienna; nella sua libreria abbiamo fatto con Petra Hartlieb la prima presentazione italiana del suo libro con Lindau Editore. Un amico di Vienna mi ha invitato a passare il capodanno insieme a loro a Trieste. E allora ho capito: di speciale Trieste ha i triestini. La città ha la sua storia e la sua geografia particolare, ma a renderla speciale sono le persone. E in questa bellissima guida Gianni Cimador, insegnante di lettere, ci racconta gli scrittori: Claudio Magris, Luigi Nacci, Umberto Saba, Fulvio TomizzaMauro Covacich e tanti, tantissimi altri. Racconta i loro luoghi e le loro parole per parlare di Trieste. Nel libro c’è anche la cartina, la città di carta…
Tracey Turner, Aaron Cushley „Quanti topolini fanno un elefante? E altre grandi domande su dimensioni e distanza“ Editore IdeAli (Traduzione dall‘inglese di Valeria Gallo)
Numeri, distanze e grandezza, e animali= accoppiata vincente per farsi un‘idea delle dimensioni.
Chi dice altezza dice giraffa; chi dice grande dice elefante; chi dice lontano dice Luna… Tante pagine divertenti e serie per spiegare quanto è profondo il mare o quanto è grande il deserto del Sahara. Non mancano neanche il calcio e le balene… ( il cuore di una balena è grande come un‘automobile 

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