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Calendario dell’Avvento del Lettore 2019 – 22. Dicembre : Alfredo Zucchi e Luciano Funetta

 

Alfredo Zucchi consiglia:.Una tomba per Boris Davidovič” di Danilo Kiš (scritto nel 1976, in Italia Edizioni Adelphi 2005)

Motivazione: Il sottotitolo del libro è.Sette capitoli di una stessa storia”. Si tratta di un testo in cui la forma breve sposa la vertigine del romanzo; in cui la tragedia e la commedia si confondono. Sono storie di ebrei che hanno gravitato intorno alla Russia rivoluzionaria. La dimensione in cui queste storie accadono è una.realtà non-reale”: la dimensione più intima della letteratura.

Luciano Funetta consiglia:.Boscomatto” di Ádám Bodor (del 2011, pubblicato in Italia dall’editore Il Saggiatore 2019)

Motivazione: È un lugubre e spietato romanzo ungherese, una cosmogonia fantasma, un oggetto di confine in grado di condurre la mente del lettore al centro degli ultimi indecifrabili territori dell’umanità.

 

La presentazione con Luciano Funetta e Alfredo Zucchi in libreria il 23 maggio 2018 è stata l’esperienza più stimolante e surreale dei miei anni da libraia. Lo dico con la felicità di aver avuto insieme due autori obliqui rispetto al panorama letterario lineare ( o viceversa, come preferite ) e particolarmente compatibili e con la tristezza di una serata irripetibile.

Alfredo Zucchi, nato nel 1983 a Napoli, ha studiato a Napoli, Parma, Bruxelles e Barcellona. Vive a Vienna, lavora per una società che fa analisi di mercato. Ha fondato e codiretto la rivista digitale CrapulaClub, ha pubblicato articoli, racconti e interviste su riviste letterarie. Ha presentato.La bomba voyeur”, il suo primo romanzo, uscito in Italia nel 2018 per Rogas Edizioni.

Luciano Funetta, classe 1986, vive a Roma. Fa parte del collettivo di scrittori TerraNullius. Ha pubblicato racconti su «WATT», «Granta Italia», «Costola» e altre riviste. È tra gli autori di Dylan Skyline – dodici racconti per Bob Dylan (Nutrimenti, 2015) e di Dalle Rovine (Tunué 2015), candidato al Premio Strega 2016. Ha presentato.Il grido”, romanzo pubblicato da Chiarelettere nel 2018. Il libro di Luciano Funetta è il titolo di apertura della bellissima collana Altrove diretta da Michele Vaccari.

È stata una serata metaletteraria. Alla fine gli sguardi dal pubblico erano un po’ spaesati ma siamo stati risarciti con la sensazione di aver potuto vedere fugacemente gli ingranaggi al lavoro. Nei loro libri, nel loro dialogo e, a guardare bene, anche nei titoli che consigliano, la letteratura è un’esperienza, la lettura è raccogliere i pezzi di una narrativa che hanno prima scomposto e rimescolato. Se faccio l’esperimento mentale di osservarmi da fuori mentre leggo il libro di Alfredo, vedo  le sopracciglia prima inarcate, poi aggrottate e infine distese a inseguire le sensazioni di stupore, paura, pace, aggrappata agli sprazzi di comprensione e con un senso di fine imminente. È una scrittura capace, che forse anche per questo odora di violenza, una letteratura che analizza se stessa, così densa di riferimenti da rendere ogni conversazione un disegno di Escher. Mi viene in mente una frase di Borges , presa dal saggio.La superstiziosa etica del lettore”:.Ignoro se la musica sa disperare della musica, e il marmo del marmo; ma la letteratura è l’arte che sa profetizzare quel tempo in cui sarà ammutolita e accanirsi sulla propria virtù e innamorarsi della propria dissoluzione e corteggiare la propria fine.”. Non chiedetemene il motivo, poiché ancora ci sto pensando.

Lo specchio narrativo di Luciano lo ritrovo nel libro che mi ha portato come regalo:.Il gabinetto delle meraviglie di Mr.Wilson” di Lawrence Weschler. Un museo in penombra e Mr. Wilson che vi accoglie come se non avesse aspettato altri che voi e che, alla domanda cosa sia esattamente quel posto risponde:” ….ci interessa presentare fenomeni che altri musei del genere sembrano voler ignorare.” Come un’esposizione di oggetti e fenomeni naturalistici che di fatto annulla il tempo, così la narrativa di Luciano chiede al futuro per descrivere il presente e diventa una Wunderkammer atemporale.